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domenica 21 aprile 2013

Ogni giorno oltre 700 mila euro di multe Cartelle Equitalia: in arrivo 125 mila verbali

Ogni giorno Milano «sopporta» un carico di multe da oltre 700 mila euro. Sabati e domeniche compresi. Il dato si ricava dal capitolo del bilancio comunale alla voce «sanzioni per infrazioni al codice della strada» nell'anno 2012: il conto complessivo è di 431 milioni di euro, tra multe e arretrati. Una cifra enorme. Che, per fare una proporzione, se venisse interamente incassata basterebbe a coprire il buco di bilancio di Palazzo Marino (437 milioni).

INCASSO REALE - Presa in sé, quella somma dice poco. Bisogna scomporla. E allora si scopre che per circa 170 milioni si tratta di arretrati, tecnicamente «ruoli», e cioè sanzioni emesse negli anni precedenti che l'amministrazione ha cercato e si sta affannando a recuperare. Il resto, 260 milioni, è invece l'ammontare relativo a tutte le nuove contravvenzioni staccate nel 2012 (le sole multe per Area C ammontano a circa 50 milioni totali; altri 16 milioni sono relativi ai verbali degli ausiliari della sosta gestiti da Atm). L'ultimo passaggio, quello realmente decisivo, si ricava però da una domanda: quale percentuale di quelle multe viene riscossa? La risposta, per il 2012, è questa: a fronte di 260 milioni (l'ammontare delle contravvenzioni «sulla carta», una somma gonfiata anche dagli interessi di mora), la cifra realmente incassata è di quasi 99 milioni. Poco meno del 40 per cento del totale. Su questo punto il Comune ha avviato una forte azione di contrasto e recupero: la polizia locale ha appena consegnato a Equitalia la documentazione di 125 mila multe non pagate nell'ultimo trimestre del 2010, che diventeranno altrettante cartelle esattoriali.

LA CONTABILITA' - Ridotto ai minimi termini: i milanesi pagano soltanto 4 multe su dieci, le altre le ignorano o le contestano. La definizione esatta di questo scarto emerge nella sua chiarezza soltanto quest'anno. È infatti entrata in vigore una modifica di legge che impone ai Comuni di iscrivere a bilancio l'intero credito in contravvenzioni che l'amministrazione ha nei confronti dei cittadini. Fino allo scorso anno, l'unica cifra inserita era quella dell'incasso netto. Oggi si scopre invece che la «macchina delle sanzioni» a Milano è molto più ampia. E comprende una sorta di palude nella quale, tra arretratezze burocratiche e malcostume dei cittadini, oltre la metà delle multe si disperde tra ricorsi, opposizioni, buchi della macchina amministrativa. Tutti questi dati sono contenuti nella relazione al rendiconto di gestione 2012 («Analisi delle componenti di entrata di parte corrente. Entrate extratributarie») presentata qualche giorno fa dall'assessore al Bilancio, Francesca Balzani, durante una commissione a Palazzo Marino.

LA DESTINAZIONE DEI FONDI - Al di là della differenza tra multe emesse e multe pagate, nel 2012 si registra comunque un aumento delle contravvenzioni. Se nel 2010 Palazzo Marino aveva incassato 92,57 milioni, la cifra è salita a 93,12 milioni nel 2011 e a 98,84 milioni nel 2012. L'assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, spiega: «Il primo principio da chiarire è che stiamo lavorando affinché, come prescrive la legge spesso in passato ignorata, la metà dell'incasso proveniente dalle multe sia destinato alla sicurezza stradale». E poi aggiunge: «È vero, c'è un lieve incremento delle sanzioni, in parte dovuto ad Area C. Ma lavorare sulla sicurezza stradale vuol dire anche un maggior controllo contro le soste vietate in doppia fila, sulle piste ciclabili e negli spazi per i disabili. Complessivamente, nel settore della mobilità e dei trasporti abbiamo costruito un bilancio in equilibrio. Con una difficoltà: avendo aperto la linea 5 del metrò, oltre a sostenere la gestione dobbiamo coprire l'investimento (circa 40 milioni). È questa la grande criticità di spesa alla quale dobbiamo fare fronte».
IL RECUPERO DEGLI ARRETRATI - Aumentare il livello di efficacia delle sanzioni è una delle sfide principali. Iscritti a bilancio nel 2012 come «arretrati» figurano circa 170 milioni di euro. Su questa voce gli incassi reali sono piuttosto bassi: 9,87 milioni nel 2010, 28 milioni nel 2011 e 18,15 milioni l'anno scorso. Negli ultimi sei mesi sono però partite tre campagne di «caccia» ai morosi: oltre 378 mila vecchi verbali (risalenti a fine 2009 e primo semestre 2010) spediti lo scorso ottobre; altri 100 mila verbali del quarto trimestre 2010 trasformati in cartelle dalla fine di febbraio; infine, le ultime 125 mila multe «ignorate» del quarto trimestre 2010 che partiranno nei prossimi giorni. La crisi delle casse pubbliche impone un'azione più massiccia di recupero crediti contro la prescrizione. Ma anche tra le cartelle esattoriali, una buona metà non viene pagata dagli automobilisti.

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