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mercoledì 22 maggio 2013

Sessanta secondi di terrore: ecco l'assalto alla gioielleria di Via della Spiga

MILANO – Le immagini delle telecamere a circuito chiuso spiegano più delle parole. I sei rapinatori che martedì mattina hanno assaltato la prestigiosa orologeria Franck Muller di via della Spiga, nel Quadrilatero d’oro di Milano, si sono mossi con precisione militare. Poco più di sessanta secondi di terrore. Ogni bandito con un compito preciso. Sventrate con spranghe e mazzette dieci teche su undici. Ripulite con il loro contenuto: orologi di pregio per un valore (al costo) di 950 mila franchi svizzeri, settecento cinquantamila euro circa. Massacrato il body-guard in servizio, Federico Morchiarello, 39 anni, esperto di arti marziali. Un bandito lo ha gettato a terra e per l’intera durata della rapina lo ha continuato a colpire con un mazza rompendogli numerose costole urlandogli in un italiano stentato «Stai fermo bastardo». L’addetto alla sicurezza è stato operato al Policlinico: i medici hanno tentato di salvargli la milza spappolata. Se solo un colpo di bastone lo avesse colpito alla testa sarebbe finita in tragedia.

Intanto non si placano le polemiche sulla sicurezza a Milano dopo la visita del ministro dell’interno Angelino Alfano. Le indagini proseguono nel massimo riserbo. Alcuni fili investigativi ricollegherebbero gli autori del colpo alla criminalità dell’ex Yugoslavia, in particolare a una delle più grosse federazioni di rapinatori al mondo, i «Pink Panthers», che arrivano dalla Serbia e dal Montenegro e che hanno colpito le più famose gioiellerie di Tokio, Londra, Dubai, Montecarlo.

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