Pages

Powered by Blogger.

domenica 19 maggio 2013

CityLife, «cancellata» la Park Tower

La Park Tower di Daniel Libeskind scompare dallo skyline di CityLife. E con lei anche tre edifici residenziali (progettati sempre dallo stesso architetto) con vista su piazzale Giulio Cesare. Il contratto per la costruzione dei due lotti è stato rescisso dal committente (CityLife) venerdì scorso. City contractor, la società consortile che doveva portare a termine i lavori (partecipata fifty-fifty da Lamaro appalti e Rizzani de Eccher) andrà avanti ancora un paio di mesi per completare quanto in corso d'opera. Poi i 107 dipendenti e gli 800 operai dell'indotto resteranno senza occupazione. Dal canto suo CityLife assicura: «Il progetto sarà rimodulato dallo stesso Libeskind in funzione delle nuove esigenze di mercato. La Park Tower alla fine si farà. E anche i tre edifici residenziali. Nulla cambia nella sostanza, a parte il ritardo sui tempi».

La Park Tower doveva sorgere nell'area antistante piazzale Arduino (guarda la grafica). Alta 106 metri (come la torre Velasca, per intenderci), non va confusa con la torre curva (il Curvo) progettata sempre da Libeskind per
CityLife (150 metri di altezza). Così com'era concepita, la Park Tower avrebbe dovuto ospitare 97 appartamenti. Altri 124 sarebbero stati ricavati nei tre edifici con vista su piazzale Giulio Cesare. Morale: al momento mancano all'appello del progetto CityLife 220 alloggi.

I lavori nei lotti RA (Park Tower) e RB2 (tre edifici residenziali) erano appena iniziati con gli scavi per le fondazioni. Come si diceva, a convincere CityLife della necessità di bloccare i lavori è l'andamento del mercato. Una serie di palazzine residenziali al fianco delle tre sospese sono state già costruite. Saranno terminate a luglio per essere pronte al rogito a settembre. A oggi è stato venduto il 50% per cento dei 541 appartamenti. Si parla di appartamenti di lusso, con un prezzo medio di 8.500 euro al metro quadrato. Esattamente come quelli la cui costruzione è appena stata bloccata.

Per quanto riguarda le tre torri principali del progetto CityLife, l'unica a procedere spedita è la Isozaki, in capo alla Colombo costruzioni (202 metri di altezza, oggi le gru sono arrivate al settimo piano). La torre Hadid (170 metri) è stata messa a gara a metà dell'anno scorso. Il bando si è chiuso a dicembre ma l'aggiudicazione non è stata mai ufficializzata (in corsa Colombo costruzioni, la cooperativa Cmb, e Rizzani de Eccher). Per finire, c'è la torre curva progettata da Libeskind. La messa a gara in teoria dovrebbe avvenire entro il 2013. Anche in questo caso si parla di riprogettazione.

Davvero Citylife ha solo intenzione di «ritoccare» il progetto e allungare i tempi di costruzione (dal 2016 al 2023) senza eliminarne parti? «Le cose stanno in questi termini - rispondono dal quartier generale della società -. Tant'è che al Comune non abbiamo mai chiesto la restituzione di parte degli oneri di urbanizzazione (250 milioni, ndr)». Nonostante le rassicurazioni, il sindacato resta preoccupato per il futuro dei dipendenti del City contractor. «Anche Citylife è parte in causa», puntualizza Fabio Del Carro, segretario degli edili della Cisl, a nome anche dei «colleghi» di Cgil e Uil. «Chiediamo di essere informati al più presto sui tempi della riprogettazione in modo da studiare la via migliore sul piano degli ammortizzatori. Ma si potrebbe anche perseguire la strada degli aiuti alla ricollocazione finanziati dalle stesse aziende».

0 commenti:

Posta un commento