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lunedì 6 maggio 2013

Jack Horner, da Jurassic Park a Monza

Sembrano così veri che sono riusciti a impressionare anche l’ispiratore di Jurassic Park. Jack Horner, uno dei paleontologi più famosi del mondo e consulente di Steven Spielberg per la produzione del famoso film, ha visitato ieri mattina la mostra «Dinosauri in carne e ossa» al Parco di Monza organizzata dall’Associazione Paleontologica Parmense
con la collaborazione del Consorzio di gestione della Villa Reale. In Italia per alcuni incontri e conferenze, Horner è stato invitato da Alessandro Carpana, presidente dell’associazione, e di fronte alle riproduzioni a grandezza naturale dei mostri preistorici è rimasto quasi a bocca aperta. Nel prato accanto a Villa Mirabello sono stati esposti circa 40 esemplari, tutti realizzati in vetroresina. Ci sono il velociraptor, un armadillo, un bradipo, un mammuth e anche lo scoiattolo reso famoso dal film della Warner Bros. «Sono stati realizzati benissimo» ha commentato Horner, impegnato da mesi in esperimento genetico per creare un piccolo T-rex intervenendo sullo sviluppo delle galline.
«Gli uccelli sono tutti animali preistorici – spiega Horner – e l’embrione del pollo ha le caratteristiche più simili: denti che poi diventano un becco, artigli che si trasformano in ali e le zampe». In attesa della nascita del primo «pollosauro» della storia, la mostra sta andando alla grande. «Siamo molto soddisfatti – dice Carpana, presidente dell’associazione –. Nonostante la pioggia, ogni fine settimana registriamo migliaia di i visitatori». Dal giorno dell’inaugurazione, lo scorso 1 marzo, ha fatto registrare 40 mila presenze. La mostra rimarrà aperta fino al 28 luglio.

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