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mercoledì 1 maggio 2013

Pisapia : «Expo primo grande evento dopo la crisi, questa la nostra ambizione»

Ci avviciniamo a grandi passi a Expo Milano 2015. Ormai il calendario dice che mancano due anni all’appuntamento con la prima Esposizione universale dell’era della conoscenza e della sostenibilità, un passaggio epocale imposto dalla rivoluzione tecnologica e dalla grande crisi economica che rende urgente trovare risposte alternative per lo sviluppo del Nord e del Sud del mondo.
Un appuntamento con il futuro di Milano e dell’Italia
. Expo, d’ora in avanti, entrerà sempre di più nella vita dei milanesi e degli italiani. Lo fa già attraverso i mezzi di comunicazione tradizionali e gli eventi legati al suo grande tema, «Nutrire il Pianeta. Energia per la vita», che sempre più numerosi sono in agenda nella nostra città e nel resto del Paese. Ma sempre di più Expo, fedele alla missione di trasformare Milano in una smart city, diventerà realtà quotidiana anche attraverso i nuovi mezzi di comunicazione: internet, blog e social network. In tempo reale saranno disponibili le informazioni sui progressi compiuti nella realizzazione di un sito intelligente e sostenibile, quale sarà l’avveniristico quartiere di Expo Milano.
Si potrà cominciare a esplorare i progetti dei padiglioni dei paesi stranieri, mix di innovazione e di tradizioni culturali diverse, e i padiglioni tematici che permetteranno anche ai Paesi in via di sviluppo di raccontare le loro esperienze, troppo spesso sconosciute. Si potrà seguire la preparazione di una città che lavora per accogliere milioni di persone al meglio e restituire al mondo la sua immagine di leader. Ma Expo non sarà la vetrina solo di Milano. La nostra ambizione è di fare dell’esposizione il primo grande evento del dopo-crisi e l’occasione per illustrare al mondo le nostre ricchezze. Che sono i territori, le bellezze naturali, il patrimonio culturale. Sarà tuttavia possibile mettere in rete anche idee, analisi, proposte, servizi e critiche costruttive. Da un tweet potrà nascere un’idea vincente… Insomma, un vivaio digitale di creatività senza confini territoriali, una messa in rete di esperienze e informazioni, di occasioni di lavoro e di impresa, che ci aiuteranno a vincere la sfida del più grande evento globale dei prossimi anni.
Un palcoscenico mondiale. Anche perché - proprio grazie alle tecnologie più avanzate - Expo, i suoi padiglioni, le sue proposte di contenuto, i dibattiti sui temi della nutrizione sicura, dell’acqua come bene comune, dello sviluppo sostenibile, entreranno nella vita di milioni di visitatori «virtuali» oltre che in quella dei 20 milioni di visitatori attesi a Milano nei sei mesi dell’Esposizione. È una scommessa affascinante sul futuro, un volano di modernizzazione che parte da Milano ma che risulterà vincente se ci sarà il concorso di tutti: le istituzioni, le imprese, la comunità scientifica, i media, come i cittadini, di tutte le età e provenienze. Questo può e deve essere Expo 2015. Voglio quindi ringraziare il Corriere della Sera per l’iniziativa del blog da oggi in rete. Potremo contare su un partner importante per raccontare online, giorno dopo giorno, la costruzione della nostra Esposizione Universale.

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