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mercoledì 1 maggio 2013

Primo Maggio, doppio corteo In piazza con i sindacati e i precari Aperte alcune catene di supermercati e i maxi store in centro. Tanti i giovani per la parata del May day con il carro di San Precario

Alle 15 la May Day Parade, alla sua tredicesima edizione, è partita da piazza XXIV maggio e percorrerà le strade del centro per terminate sotto palazzo Lombardia per contestare Expo, le grandi opere, il cemento e per reclamare invece diritti e reddito per tutti. Al corteo, aperto dal carro di San Precario che rappresenta un grande Monopoli ispirato all'Expo, hanno partecipato anche i centri sociali milanesi, come il collettivo Zam e il Cantiere, il comitato inquilini, gli anarchici del ponte della Ghisolfa, l'Usb e il Cub. La manifestazione, a cui hanno partecipato in migliaia, è tutta incentrata sulla precarietà e sulla crisi economica. In striscioni e slogan predominano i temi economici: debito, tagli, licenziamenti e reddito minimo. «Siamo i precari che fanno il Paese», si afferma in uno striscione affisso su un camion, dove campeggiano temi economici come Expo, la speculazione edilizia, sfratti. «La Milano dei potenti vuole l'Expo, e ci dice che va tutto bene - si grida in uno slogan - ma noi sappiamo che vita di m. che facciamo». Il corteo è stato aperto con un altro grande striscione a tema economico-sociale, forse quello più diffuso «per tutti e tutte una sola grande opera: reddito!». Nel tratto tra via Cesare Correnti e via Torino, in direzione piazza Duomo, sono state imbrattate alcune banche con versamenti di vernice e lanci di uova. Più numerose, invece, le filiali con vetrine letteralmente tappezzate da manifesti contro il sistema finanziario globale.

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