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sabato 11 maggio 2013

La domenica senz'auto divide i milanesi

I sostenitori delle larghe intese potranno salutarsi in via Ripamonti, tra il Baretto e la libreria Scaldapensieri , camminando nell'unica strada in cui i negozianti sono coalizzati con i Genitori antismog, e viceversa. Nel resto della città, dalle botteghe alle parrocchie, dai palazzi della politica alla rete del non profit, la domenica a spasso di dopodomani provoca frizioni. È una vigilia nervosa. Il 12 maggio cade la Festa della mamma e la Diocesi celebra le Prime Comunioni: è opportuno fermare il traffico per otto ore?
L'assessore comunale al Tempo libero, Chiara Bisconti, argomenta così la decisione: «È naturale che ogni qualvolta scegliamo una data per le domeniche senz'auto, inevitabilmente si scontenti qualcuno. Il nostro sforzo è però finalizzato all'ascolto per ridurre dubbi e perplessità ». Eufemismi. L'Unione del commercio è in rivolta: «Penalizzati gli esercenti in un momento di crisi, soprattutto in periferia». Il Pdl a Palazzo Marino e la giunta provinciale interpretano l'umore dei delusi: «Stop a questo provvedimento inutile e dannoso». Obiettano gli ecologisti: «È un'occasione per respirare e vivere la città in maniera diversa, lenta, pulita».

Le regole sono queste: stop ad auto e moto dalle 10 alle 18 in tutta Milano (ma il traffico è libero nell'hinterland); strade urbane aperte ai veicoli elettrici e al car sharing ; abbonamenti gratuiti al bike sharing e biglietto unico Atm. Per inciso: chi partecipa a cerimonie religiose è autorizzato a circolare. Quanto al consenso popolare, bisogna accontentarsi dei sondaggi: «Il 63% dei milanesi - ricorda Bisconti - apprezza le domeniche a spasso. È un dato incoraggiante e importante». Il contro-sondaggio online (non scientifico) dell'Unione del commercio ieri sera restituiva un quadro capovolto: oltre il 50% di contrari. Alfredo Zini, il presidente dei ristoratori Epam, invoca «più collaborazione» dalla giunta Pisapia: «Questa domenica a piedi rovina la Festa della mamma. Così Milano rinuncia ad accogliere i turisti». Ancora più allarmati i fioristi: «Rischiamo di perdere il 50 per cento degli incassi». Contrarissimi al blocco gli assessori provinciali azzurri Cristina Stancari (Ambiente) e Paolo Giovanni Del Nero (Sviluppo e lavoro): «Inutili disagi scaricati sui cittadini e danni al tessuto economico in crisi».
A difesa della politica green di Palazzo Marino, ecco Anna Gerometta dei Genitori antismog: «Anche una misera giornata senza gas è un passo avanti». Simone Dini è il portavoce della rete per la Mobilità nuova: «Ben venga qualsiasi iniziativa che limiti l'uso dell'auto, ma per incidere sulle abitudini quotidiane servono provvedimenti concreti su trasporto pubblico e treni pendolari». Dopodomani sarà anzitutto la Festa della bicicletta con il Cyclopride (ore 10.30, piazza del Cannone), Bimbimbici (ore 9.30, corso Venezia) e la pedalata per la ricerca (partenza alle 10 da via La Masa) organizzata dall'Istituto Mario Negri.

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