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martedì 21 maggio 2013

Passamontagna e mazze da baseball: colpo in pieno giorno nella gioielleria


Maxi rapina in via della Spiga. Sei uomini hanno razziato, per la seconda volta in pochi mesi, il negozio di orologi svizzeri Franck Muller in via della Spiga, nel pieno centro di Milano. La dinamica della rapina è in tutto e per tutto simile a un colpo, altrettanto clamoroso, realizzato nello stesso negozio a febbraio.
PASSAMONTAGNA E MAZZE - Attorno alle 11.30 un uomo, vestito in modo elegante, si è fatto aprire la porta della gioielleria: subito dietro di lui è entrato in azione il commando: vestiti di nero, tutti con passamontagna, mazze da baseball e picconi, hanno fatto irruzione nel locale e colpito due dipendenti. L'azione è durata pochi minuti: i rapinatori hanno fracassato dieci teche su undici presenti nel negozio, svuotandole completamente. Il bottino è ancora da quantificare. Dopo aver raccolto la refurtiva i sei sono scappati a piedi in direzioni diverse. Il direttore del negozio ha cercato di inseguirli, verso di lui un uomo del commando ha lanciato una bottiglia molotov per coprire la fuga del gruppo. Un altro ordigno è stato lanciato in via della Spiga e un terzo, pochi istanti dopo, in via Borgospesso vicino a una scuola. Una quarta bottiglia incendiaria è stata abbandonata integra in via dell'Annunciata. I FERITI - Durante la rapina un addetto alla sicurezza del locale è rimasto ferito. Quando i rapjnatori sono entrati, l'uomo ha cercato di fermarli, è stato colpito con una spranga e poi a calci e pugni quando era a terra. L'uomo è stato ricoverato in ospedale, con un emorragia alla milza. Leggermente ferito anche un altro dipendente del negozio.
IL PRECEDENTE - Lo stesso negozio di orologi svizzeri in via della Spiga era stato rapinato a febbraio in modo del tutto analogo: un commando di rapinatori armato di spranghe distrusse le vetrine rubando diversi orologi e preziosi. In quell'occasione un passante rimase ferito dalle schegge dei cristalli finiti in frantumi. Anche in quell'occasione i rapinatori lanciarono delle bombe moltov durante la fuga per dissuadere eventuali inseguitori.
MINISTRO DELL'INTERNO - Il ministro dell'Interno Angelino Alfano era a Milano, proprio nel giorno di una rapina così eclatante, in pieno centro e in pieno giorno. Il ministro partecipava a un incontro sulla sicurezza in città dopo le aggressioni di Niguarda. Sul colpo alla gioielleria ha dichiarato: «Tutte le rapine che sono avvenute nel quadrilatero della moda hanno la stessa caratteristica: gli autori sono sempre stati scoperti e individuati. Siamo fiduciosi che finirà così anche in questo caso».

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