Il gup di Milano, Antonella Bertoja, ha condannato in abbreviato a
cinque anni di reclusione Giovanni Merlino, il titolare della Eureco,
dove il 4 novembre 2010 vi fu un'esplosione in seguito alla quale morirono 4 operai.
Il pubblico ministero Manuela Massenz aveva chiesto la condanna a 6
anni 5 mesi e 20 giorni. «Faremo appello, andava approfondito il tema
relativo alla causa dell'incendio», commenta il difensore di Merlino,
l'avvocato Giuseppe Fiorella, dopo la lettura del dispositivo.
SANZIONI - Il gup di Milano Bertoja ha inoltre disposto
l'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici per Giovanni Merlino e
condannato la Eureco, società di smaltimento rifiuti, alla sanzione
pecuniaria di 300 quote da 600 euro ciascuna. Stabilite inoltre
provvisionali per le parti civili comprese tra i 30 mila e i 200 mila
euro. In particolare 500 mila euro per Inail, 20 mila euro per Cgil e 48
mila euro circa per il Comune di Paderno Dugnano.
VIOLAZIONI - «È una sentenza soddisfacente, è stata riconosciuta
la responsabilità per delle gravissime e spregiudicate violazioni della
normativa sulla sicurezza dei lavoratori», ha commentato l'avvocato
Tomaso Pisapia, legale di due delle parti civili costituite per
Salvatore Catalano (deceduto) e uno dei lavoratori rimasto ferito.
Giovanni Merlino (finito in carcere un anno dopo il rogo, poi ai
domiciliari e ora libero) era accusato di omicidio colposo plurimo
aggravato (dal numero delle vittime e dalla violazione delle normative
sulla sicurezza), lesioni colpose e incendio colposo. Nelle settimane
successive allo scoppio erano morti Harun Zeqiri, 44 anni, e Sergio
Scapolan, di 63; il 18 gennaio 2011 era deceduto Salvatore Catalano, di
55, e poi il 4 febbraio Leonard Shepu, 38 anni.
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