È sceso in strada con un piccone e ha cominciato a brandirlo
rincorrendo i passanti. Cinque persone sono state colpite. Un uomo di 40
anni è morto per le ferite riportate. È successo a Milano, nel
quartiere Niguarda, tra le 5.45 e le 6.35 di sabato mattina. I feriti
sono stati soccorsi e ricoverati tra il Niguarda e l'istituto clinico
Città studi, dove una delle vittime è spirata nonostante le cure
immediate. Le condizioni di altre due, Daniele Carella, 24 anni, ed
Ermanno Masini, le condizioni sono gravissime. Ad alcune delle vittime
l'aggressore avrebbe preso il cellulare.
L'AGGRESSORE - Quando è stato
fermato dai carabinieri Mada Kabobo, 31 anni, aveva ancora in mano il
piccone insanguinato: l'aggressore è un giovane ghanese irregolare e con
precedenti. Era stato foto-segnalato nel 2011, in Puglia, e intimato
all' espulsione. Secondo indiscrezioni, successivamente sarebbe stato
identificato durante un normale controllo circa un mese fa anche a
Milano. I precedenti penali a suo carico sono per rapina, furto,
resistenza. Appena portato in caserma era molto agitato e si rifiutava
di farsi prendere le impronte. Ai carabinieri che lo interrogavano ha
detto solo di avere fame prima di chiudersi di nuovo nel silenzio.
ESPULSIONE - Kabobo, come molti
altri immigrati centroafricani, fa richiesta di asilo politico e
ottiene, nel 2012, per questo motivo un permesso di soggiorno
temporaneo, previsto dalla legge. La commissione incaricata di valutare
la sua posizione respinge in seguito la sua domanda e da quel momento
scade anche il suo permesso di soggiorno. Kabobo, però fa ricorso
contro la decisione in tribunale e di conseguenza, per «motivi di
giustizia», pur non essendo in regola sul territorio italiano è, di
fatto, «inespellibile» perchè non può essere allontanato prima della
definizione giuridica della sua vicenda.
Drammatica serie di aggressioni a colpi di piccone
IL RAID -
Le aggressioni iniziano alle 5.45 in via Monte Grivola. Viene colpito
al braccio A.C., un giovane di 24 anni dipendente in un supermercato,
appena sceso da un autobus. Il ragazzo è stato ferito leggermente ed è
stato dimesso. Dopo un quarto d'ora, in via Passerini, viene ferito alla
testa F.N., un operaio di 50 anni. L'uomo è ricoverato all'ospedale
Niguarda in condizioni piuttosto gravi.
AL PARCO - L'aggressore si sposta quindi in via Adriatico,
all'interno di un parco giochi per bambini, dove affronta un pernsionato
di 64 anni che era a spasso con il cane. Lo colpisce con violenza alla
testa.
DAVANTI AL BAR - Una nuova
aggressione poco lontano, in piazza Belloveso, vicino all'ingresso di un
bar gelateria che a quell'ora era aveva appena aperto. L'immigrato si è
scagliato tra i tavolini e ha colpito un uomo di 40 anni, abitante nel
quartiere e che era sceso al bar perchè non riusciva a dormire. I
proprietari del locale, presi dal panico, hanno abbassato la saracinesca
e si sono asserragliati all'interno. Quando hanno riaperto hanno
trovato il corpo a terra del loro cliente colpito più volte alla testa.
LA CATTURA - Nel frattempo l'uomo
giunge in via Monte Rotondo dove ha colpito con estrema violenza alla
testa un ragazzo di 21 anni che stava rientrando a casa dopo aver
accompagnato il padre. Erano impiegati entrambi nella consegna dei
giornali. Altri passanti hanno chiamato i carabinieri che sono
intervenuti e l'hanno arrestato quando aveva in mano ancora il piccone.
Il giovane è in fin di vita.
IL SESTO SCAMPATO - Una sesta
persona e’ scampata per un soffio alla violenza. L’uomo, un imbianchino
di 56 anni, si e’ accorto dell’arrivo dell’aggressore ed e’ riuscito a
rifugiarsi nel portone di casa, in via Monte Grivola, evitando cosi’ di
essere colpito.
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