Nella trasgressione si dimostrano timidi,
quasi si vergognassero o volessero passare inosservati. Procedono
lentamente in via Petrarca. Si fermano, circospetti. Uno sguardo fugace
allo specchietto: manovra. C'è quest'uomo su una Mini, innesta la
retromarcia, arretra piano: libero. Tre minuti dopo, lo stesso circuito:
arriva una Ford amaranto, seguita a breve distanza da una Citroen C2,
imitata da una Smart metallizzata, rincorsa da una Cinquecento grigio
perla. È mezzogiorno pieno, traffico leggero, neppure un vigile urbano
nei paraggi.
I furbetti di Area C sono tornati e si danno appuntamento
qui, zona Quinto Alpini-via Monti, uno dei quartieri più eleganti di
Milano, filari d'alberi e palazzine di lusso, appena oltre il confine
elettronico del ticket. Per evitare il pedaggio, i pirati al volante
voltano le spalle al codice della strada: risalgono via Revere in
retromarcia e sbucano oltre frontiera, invisibili alle telecamere, verso
il cavalcavia dei coniugi Curie e di lì in faccia alla Triennale.
All'interno di Area C. Gratis e impuniti.
Le statistiche della polizia locale dicono che nel 2012 sono
stati sanzionati oltre 3 mila evasori del ticket, cioè quegli
automobilisti che sfruttano le porte fantasma nei Bastioni e i punti
deboli della cerniera stradale per entrare nel centro storico senza
lasciare traccia nel sistema informatico. Divieti ignorati; strade a
senso unico prese contromano; vie imboccate in retromarcia: infrazioni
gravissime e pericolose. Le falle nel sistema di Area C sono catalogate e
note: anzitutto via Tasso e poi via Anelli, via Pontida, via Appiani,
via Giovanni Mayr, via Vico, via Calco. Negli ultimi tempi s'è aggiunta
la via del patriota Giuseppe Revere, letterato e combattente nelle
gloriose Cinque giornate di Milano. Adesso, cinque giorni su cinque, dal
lunedì al venerdì, via Revere è la strada degli invasori.
Gli spericolati del ticket si affrontano in due modi:
con i controlli dei ghisa o con impianti fissi di videosorveglianza. Le
pattuglie di polizia girano sull'anello dei Bastioni, ruotano, si
alternano: «Ma in questa zona - attaccano i residenti - soprattutto
latitano». Le telecamere ai varchi proibiti di Area C vennero invece
promesse un anno fa, dal Comune, alle prime segnalazioni sui furbetti
del ticket: ma la crisi di bilancio ha prosciugato le risorse e
costretto l'amministrazione a rivedere le priorità. La signora Marta
Panizza abita in zona Venti Settembre e intercetta quotidianamente le
infrazioni: «Il Comune - denuncia - non ha l'autorità per far rispettare
le norme né l'interesse, pare, a recuperare soldi da chi non rispetta
le regole».
Fosse solo un problema di cassa, per altro.
«C'è un flusso continuo, reiterato di automobilisti che minacciano le
vite degli altri (soprattutto i ciclisti, spesso ragazzini che
percorrono le stesse strade nel senso corretto) e se ne fregano del
ticket d'ingresso. Eppure: mai un vigile, mai un ausiliario, mai una
divisa qualunque che dia una multa...». La trasgressione, in via Revere,
s'è rassegnata all'abitudine.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento