Circa 500 studenti e specializzandi dell'ateneo si sono presentati
venerdì mattina in piazza San Babila con cartelloni e fischietti,
urlando slogan e indossando magliette bianche come i camici che un
giorno sperano di indossare. Il sit-in di protesta contro la decisione
del Miur di bloccare tutti i posti per le matricole dei corsi di
Medicina e Odontoiatria e di non assegnare alcun contratto di formazione
specialistica in autonomia all'ospedale è stato organizzato in attesa
dell'incontro con il neoministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza
.
STOP ALL'OCCUPAZIONE - «Gli estremi per la trattativa ci sono. Il
ministro ci ha chiesto più tempo per formulare una proposta e anche di
porre fine già da oggi all'occupazione. Richiesta a cui abbiamo
acconsentito». È quanto ha riferito la delegazione degli studenti dopo
l'incontro con il ministro in prefettura. «L'attività didattica -
precisa Luca Vago, uno dei componenti della delegazione - riprenderà da
lunedì, mentre gli specializzandi di turno già da questo fine settimana.
Il ministro ha garantito inoltre che c'è una bozza di accordo allo
studio, e che ci chiamerà martedì prossimo per riferirci l'esito». Gli
studenti hanno regalato al ministro una maglietta con la scritta «Save
Unisr».
SOLUZIONE PONTE - «Siamo determinati a trovare una soluzione
ponte per l'università Vita-Salute San Raffaele di Milano entro
mercoledì, ricevendo in cambio dagli studenti la garanzia di porre fine
all'occupazione dell'ateneo e di permettere la ripresa dell'attività
didattica», ha dichiarato il ministro Carrozza, incontrando i
giornalisti al termine della serie di incontri in Prefettura a Milano.
Durante gli incontri, si legge in una nota rilasciata dal ministro,
Carrozza ha assicurato il proprio impegno per cercare una mediazione
entro mercoledì, che consenta all'ateneo di riprendere regolarmente la
propria attività.
L'ASSESSORE - «Non potremo tollerare la chiusura dell'Università
Vita e Salute San Raffaele di Milano. È uno dei punti che abbiamo
chiarito al ministro dell'istruzione», ha riferito Valentina Aprea,
assessore lombardo all'Istruzione e al Lavoro, al termine dell'incontro
avuto con il ministro in prefettura. «Chiediamo anche interventi forti,
anche se tecnicamente non si può commissariare un'università privata;
soluzioni per garantire le nuove iscrizioni alla facoltà di medicina e
alle scuole di specializzazione», ha aggiunto. Si tratta di interventi
che, secondo Aprea, «il governo nel suo insieme può fare, ritirando i
decreti che danneggiano l'università e garantendo la prosecuzione
dell'esperienza di eccellenza rappresentata da questo ateneo».
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento