I NUMERI - «Il 75% delle risorse pubbliche del settore vengono impiegate per soddisfare il 2,8% della domanda di mobilità (questa è infatti la quota di spostamenti quotidiani superiori ai 50 chilometri)». Agli interventi nelle aree urbane, al pendolarismo, al trasporto pubblico locale, alla ciclabilità e al trasporto individuale non motorizzato «vengono lasciate le briciole». La Rete per la Mobilità nuova riunisce 150 associazioni, tra cui Libera, Slow Food, Legambiente, Touring club italiano, Coldiretti, #salvaiciclisti, Fiab, Uisp e Genitori anti smog.
domenica 5 maggio 2013
Pedoni, ciclisti e pendolari, in migliaia per una mobilità nuova
I NUMERI - «Il 75% delle risorse pubbliche del settore vengono impiegate per soddisfare il 2,8% della domanda di mobilità (questa è infatti la quota di spostamenti quotidiani superiori ai 50 chilometri)». Agli interventi nelle aree urbane, al pendolarismo, al trasporto pubblico locale, alla ciclabilità e al trasporto individuale non motorizzato «vengono lasciate le briciole». La Rete per la Mobilità nuova riunisce 150 associazioni, tra cui Libera, Slow Food, Legambiente, Touring club italiano, Coldiretti, #salvaiciclisti, Fiab, Uisp e Genitori anti smog.
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