Il marchingegno di viale Monte Ceneri non sarà più l'unico, appartato,
solitario baluardo per il controllo della velocità delle auto. Sette
nuovi autovelox verranno montati dopo l'estate e saranno accesi entro la
fine dell'anno (GUARDA LA MAPPA).
VELOCITA' - A presidio fisso di
altrettante direttrici di ingresso e uscita da Milano. Le strade più
larghe, e anche quelle in cui i limiti vengono sistematicamente
superati. Non solo: in mano alla Polizia locale arriveranno anche altri
otto autovelox mobili. Sistemi di controllo flessibili: verranno
impiegati in base alla mappa del rischio stradale di Milano, e cioè la
carta su cui sono segnati e costantemente aggiornati i punti più
pericolosi quanto a incidenti, feriti e investimenti.
I LUOGHI
- Le strade in cui verranno piazzati i nuovi autovelox erano state
individuate con un decreto del prefetto già nel 2003. Burocrazia e
ritardi hanno però lasciato il progetto «in sonno». I lavori inizieranno
a settembre. Per la fine del 2013 gli automobilisti troveranno i
segnali dei nuovi autovelox su sette strade ad alto scorrimento: via
Parri, via Palmanova, cavalcavia del Ghisallo, viale Famagosta, via dei
Missaglia, via della Chiesa Rossa e via Fermi (per tutte il limite è a
70 chilometri orari).
Un'idea dell'efficacia degli autovelox si può
avere analizzando l'esperienza del cavalcavia Monte Ceneri: 31.188 multe
nel 2011 e 28.010 multe nel 2011. E se il numero delle sanzioni
contribuisce a dare una mano alle casse comunali, dall'altra parte
bisogna anche considerare che negli ultimi anni gli incidenti (più o
meno gravi) in quel tratto di strada sono praticamente azzerati.
Obiettivo secondario, ma a cui comunque Palazzo Marino tiene molto, è la
riduzione del rumore per gli abitanti dei quartieri intorno alle
arterie molto trafficate.
LA STRATEGIA
- Gli autovelox mobili saranno spostati dai vigili in base alle
necessità, ma esiste fin da ora un elenco di strade a rischio,
soprattutto in alcune ore della giornata, che a rotazione verranno
presidiate: via Bazzi, via Aldo Moro, la carreggiata centrale di viale
Certosa, viale De Gasperi, viale Olivieri, via Caterina da Forlì, viale
Caprilli e il tratto del raccordo dell'Autosole di piazzale Corvetto
(tutte strade - tranne l'ultima - con limite a 50 chilometri orari).
«Tutelare le utenze deboli della strada e chi è alla guida dell'auto o
della moto - spiega Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e Coesione
Sociale - è una priorità di questa amministrazione. La velocità è uno
dei più grandi fattori di rischio incidente e per questo, per la prima
volta, Milano fa una scelta netta».
In questi giorni in Zona 1 è
partito anche un progetto di riorganizzazione dei servizi di pattuglia
dei vigili per prevenire comportamenti pericolosi, dai parcheggi in
divieto di sosta a quelli sulle piste ciclabili. «Tutti i provvedimenti
sulla viabilità hanno l'obiettivo di una maggior sicurezza - conclude
l'assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran - Basti pensare all'oltre
20 per cento di incidenti in meno in Area C o all'introduzione delle
strade scolastiche " Car free ", che consentono ai più piccoli di
entrare e uscire da scuola in massima sicurezza. E vanno nella stessa
direzione gli investimenti per realizzare piste ciclabili e Zone 30».
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