Una borsa di studio o meglio, un premio «giornalistico» per invitare
soprattutto i giovanissimi all'importanza di guardare, ascoltare, capire
e saper raccontare il posto in cui si vive. È questo lo spirito con cui
il Corriere della Sera ha deciso di dedicare un premio annuale alla
memoria di Daniele Carella, il ragazzo di Quarto Oggiaro che «consegnava
i giornali» e che è morto a 21 anni dopo aver incontrato sabato scorso a
Niguarda il piccone di Mada Kabobo.
L'iniziativa, sostenuta con uno stanziamento iniziale di 10mila euro da parte del Corriere (chi vuole può aggiungere un'offerta scrivendo all'indirizzo pervoi@corriere.it)
è concepita per studenti delle medie e la prima edizione è rivolta a
quelli dell'anno scolastico 2013-2014: in particolare, almeno per questa
prima edizione, a quanti vivono nello stesso quartiere in cui era
vissuto Daniele.
Il tema potrebbe essere un articolo che descriva Quarto Oggiaro.
Per la precisione la «loro» Quarto Oggiaro: le sue vie, le persone, i
negozi, luoghi in cui ci si trova, la Quarto Oggiaro che «mi piace» e
quella «che vorrei». Sarà appunto un modo, ricordando un ragazzo che con
la sua attività contribuiva ogni giorno alla messa in circolo
dell'informazione, per ribadire come tutti possano sempre partecipare
alla costruzione di una città migliore: e come il primo passo, per
poterlo fare, sia quello di non voltare mai la testa da un'altra parte. A
qualsiasi età. Il regolamento del premio, aperto anche a possibili
donazioni future da parte di privati, sarà definito d'intesa con la
famiglia e le organizzazioni scolastiche.
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