Ci avviciniamo a grandi passi a Expo Milano 2015. Ormai il calendario
dice che mancano due anni all’appuntamento con la prima Esposizione
universale dell’era della conoscenza e della sostenibilità, un passaggio
epocale imposto dalla rivoluzione tecnologica e dalla grande crisi
economica che rende urgente trovare risposte alternative per lo sviluppo
del Nord e del Sud del mondo.
Un appuntamento con il futuro di Milano e dell’Italia
.
Expo, d’ora in avanti, entrerà sempre di più nella vita dei milanesi e
degli italiani. Lo fa già attraverso i mezzi di comunicazione
tradizionali e gli eventi legati al suo grande tema, «Nutrire il
Pianeta. Energia per la vita», che sempre più numerosi sono in agenda
nella nostra città e nel resto del Paese. Ma sempre di più Expo, fedele
alla missione di trasformare Milano in una smart city, diventerà realtà
quotidiana anche attraverso i nuovi mezzi di comunicazione: internet,
blog e social network. In tempo reale saranno disponibili le
informazioni sui progressi compiuti nella realizzazione di un sito
intelligente e sostenibile, quale sarà l’avveniristico quartiere di Expo
Milano.
Si potrà cominciare a esplorare i progetti dei padiglioni dei paesi stranieri,
mix di innovazione e di tradizioni culturali diverse, e i padiglioni
tematici che permetteranno anche ai Paesi in via di sviluppo di
raccontare le loro esperienze, troppo spesso sconosciute. Si potrà
seguire la preparazione di una città che lavora per accogliere milioni
di persone al meglio e restituire al mondo la sua immagine di leader. Ma
Expo non sarà la vetrina solo di Milano. La nostra ambizione è di fare
dell’esposizione il primo grande evento del dopo-crisi e l’occasione per
illustrare al mondo le nostre ricchezze. Che sono i territori, le
bellezze naturali, il patrimonio culturale. Sarà tuttavia possibile
mettere in rete anche idee, analisi, proposte, servizi e critiche
costruttive. Da un tweet potrà nascere un’idea vincente… Insomma, un
vivaio digitale di creatività senza confini territoriali, una messa in
rete di esperienze e informazioni, di occasioni di lavoro e di impresa,
che ci aiuteranno a vincere la sfida del più grande evento globale dei
prossimi anni.
Un palcoscenico mondiale. Anche
perché - proprio grazie alle tecnologie più avanzate - Expo, i suoi
padiglioni, le sue proposte di contenuto, i dibattiti sui temi della
nutrizione sicura, dell’acqua come bene comune, dello sviluppo
sostenibile, entreranno nella vita di milioni di visitatori «virtuali»
oltre che in quella dei 20 milioni di visitatori attesi a Milano nei sei
mesi dell’Esposizione. È una scommessa affascinante sul futuro, un
volano di modernizzazione che parte da Milano ma che risulterà vincente
se ci sarà il concorso di tutti: le istituzioni, le imprese, la comunità
scientifica, i media, come i cittadini, di tutte le età e provenienze.
Questo può e deve essere Expo 2015. Voglio quindi ringraziare il Corriere della Sera per
l’iniziativa del blog da oggi in rete. Potremo contare su un partner
importante per raccontare online, giorno dopo giorno, la costruzione
della nostra Esposizione Universale.
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